Il decoro degli spazi comuni influenza direttamente il valore delle nostre case e la qualità della nostra vita. Alcuni accorgimenti, insieme a regole di decoro condivise, possono trasformare i nostri palazzi.
Le scale condominiali e i pianerottoli, così come l’androne di cui abbiamo parlato in passato su queste pagine, possono rappresentare un valore aggiunto per l’immobile che si va ad acquistare e nel quale dovremo vivere per una parte della nostra esistenza?
Questa è una delle domande che mi sono posta prima di acquistare l’immobile in cui attualmente vivo e che è stata determinante nella scelta dell’appartamento. Non tutti si pongono domande di questo genere e concentrano la loro attenzione esclusivamente su alcune caratteristiche interne dell’immobile da acquistare.
Il valore di un immobile in condominio è determinato da una molteplicità di fattori, tra i quali uno dei principali è il contesto in cui esso si trova, che molti tendono ad attribuire poco valore.
La qualità della nostra vita può essere influenzata da ciò che i nostri occhi vedono prima di aprire il portone di casa. Tornare a casa dopo un’estenuante giornata di lavoro, spesso stressante, vedere un androne e delle scale fatiscenti non è il massimo per il nostro benessere.
La disposizione interna di un immobile può essere modificata a propria immagine e gusto, pur sempre nel rispetto delle normative edilizie, tutto ciò che è condominiale non lo è.
Partendo dall’inquadramento normativo delle scale, art. 1117 c.c. “le scale rientrano nelle parti comuni dell’edificio” e art. 1102 c.c. “ciascun condomino può servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non ne impedisca agli altri condomini di farne uso”, bisogna evidenziare che oltre a ciò che evidenzia il codice civile è fondamentale tenere conto anche a quanto previsto dal regolamento condominiale che può apportare ulteriori limitazioni e regolamentazioni nell’uso.
Le scale in quanto parti comuni dell’edificio devono essere utilizzate rispettando quanto previsto dalle norme e dal regolamento condominiale.
Compito dell’amministratore è di fare in modo che le scale siano pulite periodicamente, igienizzate e messe in sicurezza.
L’amministratore deve garantire il transito per le scale in assoluta sicurezza. Non è ammissibile che siano utilizzate come deposito di oggetti vari più o meno ingombranti che possano limitare il transito delle persone impedendone il corretto utilizzo o che possano determinare incidenti, come una caduta.
Le scale devono essere accessibili a tutti e deve essere garantito che anche le persone con difficoltà motorie ne possano fare uso.
Compito dell’amministratore è quello di rendere più agevole il transito applicando dei corrimani laterali ai quali appoggiarsi, fare una costante manutenzione ai gradini che nel corso degli anni potrebbero deteriorarsi.
In alcuni casi è necessario anche installare un servoscale, che costituisce una situazione sempre più ricorrente per abbattere le barriere architettoniche e garantire una piena e totale accessibilità alle parti comuni condominiali.
Deve essere garantito un sistema di illuminazione adeguato, dove non vi siano spazi bui o poco visibili che potrebbero creare stati di pericolo per chi vi transita.
La sicurezza è senza alcun dubbio uno degli aspetti principali da preservare di cui l’amministratore ne è personalmente responsabile.
Tutto ciò può essere effettuato in vari modi: in modo essenziale e banale, che rende l’intero complesso condominiale ordinario, oppure con particolari attenzioni al lato estetico, che valorizzano il condominio e di conseguenza le varie unità immobiliari.
È inaccettabile che in alcuni condomini si tolleri la pessima abitudine di qualche condomino di poggiare fuori la propria porta i sacchetti della spazzatura che l’indomani mattina si andranno a collocare nei cassonetti di raccolta o che nei pianerottoli vengano depositate scarpe o oggetti di vario tipo.
In un condominio, che sia di pregio o meno, i condomini attraverso l’amministratore dovrebbero impedire con ogni mezzo a disposizione che situazioni del genere si possano verificare.
Senz’altro non può essere oggetto di contestazione il posizionamento sul pianerottolo di piante ornamentali a condizione che siano ben curate e di dimensioni non ingombranti, così come la presenza di un portaombrelli.
Importante e che non venga mai modificata la normale destinazione d’uso dello spazio condominiale utilizzato e che non venga impedito o limitato il normale svolgimento del servizio di pulizia agli addetti.
In un condominio in cui si tiene al decoro non si può neanche tollerare che le pareti siano imbrattate da scritte, che siano sporche, che ci siano tubazioni esterne, che manchino i coperchi alle scatole di derivazione dell’impianto elettrico condominiale, che la porta esterna dell’ascensore sia sporca o deteriorata o che la tinteggiatura di pareti e soffitti sia fatiscente.
Quanto sopra riportato dovrebbe essere sempre evitato e un buon amministratore dovrebbe proporre ai condomini, attraverso un’adeguata programmazione degli interventi da eseguire, una corretta manutenzione delle parti comuni per non sminuire il valore del patrimonio immobiliare che gli è stato affidato.
Se non fosse vietato dal regolamento di condominio sarebbe gradevole che fossero posizionati nei pianerottoli delle stampe, delle cornici in gesso per dare armonia agli spazi, nell’androne dei vasi con piante, delle plafoniere di qualità e gradevoli, che sia studiata l’illuminazione adeguata alla tipologia di scale del condominio, il tutto per rendere più gradevole il transito.
Il nostro benessere deriva anche da piccoli fattori come questi.

di Mariolina Servino Art Director
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