Favorisce le relazioni sociali, fa circolare cultura a costo zero e riutilizza beni senza farne comprare di nuovi. La pratica del book crossino è un ottimo strumento condominiale, senza costi e senza burocrazia, provare per credere.
Il condominio non è solo un luogo di coabitazione, ma può diventare uno spazio di scambio culturale e relazionale. Una delle iniziative più semplici, efficaci e coinvolgenti è il book crossing condominiale: un angolo dedicato alla libera circolazione dei libri tra i residenti. In un’epoca in cui la digitalizzazione rischia di rendere impersonale anche la vita quotidiana, creare momenti di condivisione reale può fare la differenza.
Ma cos’è il book crossing? Il termine book crossing indica la pratica di “liberare” i propri libri affinché altri possano leggerli e, a loro volta, rimetterli in circolo. Nato negli Stati Uniti nel 2001 su iniziativa di Ron Hornbaker, il movimento ha preso piede in tutto il mondo, diventando simbolo di lettura libera e partecipazione collettiva.
Vediamo brevemente come funziona questo fenomeno in ambito condominiale. Nel contesto condominiale, il book crossing può essere implementato in maniera semplice, ma con grande efficacia:
L’individuazione di uno spazio comune in genere è la maggiore difficoltà in quanto bisogna tenere conto anche dei fattori relativi alla sicurezza degli spazi che potrebbero essere utilizzati. In alcuni casi abbiamo riscontrato l’utilizzo dell’ingresso, dell’androne o del pianerottolo che non rappresentano il massimo e sono da sconsigliare per una molteplicità di problematiche che non possono essere esaminate in questo breve articolo. Consigliati invece sono le sale riunioni condominiali, un angolo della portineria o altri locali condominiali appositamente dedicati a tale servizio, preferibilmente con apposita delibera assembleare.
Per l’allestimento di una mini-biblioteca serve poco e con costi nulli o quasi irrisori. Si necessita di un piccolo scaffale, una cassetta in legno, una libreria riciclata.
Importante è la stesura di regolamento interno, anche se facoltativo: poche regole condivise tra i condomini per evitare abusi (es. no a libri in cattivo stato, no a riviste o pubblicità).
Fondamentale è però una adeguata comunicazione e promozione, soprattutto con l’aiuto dell’amministratore del condominio. Non basta il solito un cartello anche se chiaro ma è necessario effettuare degli inviti periodici anche da parte dei condomini promotori attraverso gli ormai consolidati gruppi WhatsApp condominiali.
I vantaggi per il condominio per la promozione e la successiva adozione di un servizio di questo genere sono molteplici. Primo fra tutti il valore culturale, stimola la lettura e diffonde il sapere.
Ma anche un valore sociale attraverso la coesione tra i residenti nel fabbricato in quanto favorisce la comunicazione tra condomini, spesso poco inclini al dialogo. In molti casi il Book Crossing ha favorito l’organizzazione di due incontri letterari informali, diventando un’occasione di confronto e socializzazione.
Non trascurabili sono inoltre i fattori indiretti quali la sostenibilità ambientale. Promuove il riuso, riducendo lo spreco di carta.
Da ultimo ma non di minore valere è che ci consente di leggere nuovi titoli gratuitamente.
Esaminiamo brevemente gli aspetti normativi e pratici per adottare il book crossing in condominio.
Non esistono ad oggi normative specifiche che regolino il book crossing in ambito condominiale.
Non è necessaria una delibera assembleare se si utilizza un angolo di spazio comune senza modifiche strutturali né spese condominiali ma è opportuno, tuttavia, informare l’assemblea, in particolare se l’iniziativa è promossa dall’amministratore o coinvolge spazi visibili e frequentati.
L’amministratore può fungere da facilitatore, promuovendo l’iniziativa con una semplice comunicazione ai condomini o proponendola durante una riunione.
Il book crossing condominiale è un’iniziativa a costo zero, ma dal grande impatto sociale. Promuove valori di condivisione, rispetto e crescita culturale collettiva, elementi fondamentali per un condominio che voglia diventare davvero “comunità”.
L’invito è semplice: “metti in circolo un libro e riceverai un mondo in cambio”.
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di Battista Praino Amministratore
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