Intervista a tutto tondo con l’assessore alla Mobilità della Capitale che promette un grande salto di qualità dal 2025 quando saranno ultimate revisioni e restyling dei trasporti. Dai tram alla guida autonoma, ecco come cambierà il traffico della città e come verrà affrontato il Giubileo.
Eugenio Patanè studia e combatte il traffico di Roma da quasi 30 anni, prima come stretto collaboratore dell’assessore Mario Di Carlo, poi da consigliere comunale, poi da presidente della commissione Trasporti della regione Lazio e infine da due anni e mezzo da assessore alla Mobilità di Roma. Gli abbiamo chiesto di raccontarci come cambierà il traffico della capitale nei prossimi anni e se la città riuscirà ad avere una mobilità più efficiente, come quelle delle capitali europee che da sempre invidiamo.

Assessore i trasporti di Roma fanno già fatica con i normali turisti, come pensate di affrontare l’enorme afflusso del Giubileo alle porte?
“Quando siamo arrivati ci siamo dati tre anni per sistemare una situazione disastrosa e quindi entro il 2024 sapevamo che dovevamo chiudere i cantieri di rifacimento delle vie tramviarie, il rifacimento dell’armamento della metro, del restyling delle stazioni e di revisione dei treni sia metro che tram che oggi in parte sono fermi. Il 2025 sarà l’“anno uno” dei trasporti perché avremo finito i lavori sulla metro A che tornerà attiva fino alle 23.30 e all’1.30 nei week end, perché tutti i cantieri dei tram saranno finiti, perché avremo mille licenze in più di taxi e molte licenze NCC in più. E poi perché avremo 530 nuovi autobus, 411 dei quali elettrici. In più in tempo per la Giornata Mondiale della Gioventù di luglio apriranno due fermate nuove della metro C che sono Colosseo e Porta Metronia. Poi il 2026 e 2027 saranno gli anni della crescita, spero almeno fino al 2030.
I tram potranno sostituire in futuro le linee della metropolitana che Roma non ha e che invidiamo alle altre città?
Intanto va detto che la metro non risolve di per sé il problema del traffico. Londra è, secondo l’ultima classifica uscita, la città più trafficata d’Europa eppure ha 17 linee di metropolitana. Roma è più simile a Parigi anche se Parigi è molto più piccola. Loro hanno puntato sulla multivettorialità e noi dobbiamo fare la stessa cosa con sistemi tramviari ma anche di filobus che ad esempio portino alle stazioni ferroviarie o alla metro. Roma non ha carichi di trasporto passeggeri tali da richiedere tutte quelle linee metropolitane che servono dove ci sono trasferimenti orari di almeno 10 mila persone, mentre noi nella maggior parte dei quartieri abbiamo carichi di tre o quattromila persone per cui vanno realizzati i tram. Dobbiamo puntare su metro, tram e ferrovie come a Parigi per capillarizzare il trasporto. Immaginiamo come cambia un quartiere se per andare alla metro o alla stazione basta prendere il tram invece della macchina.
Quanti chilometri di tram volete installare a Roma?
Questa città aveva una rete tramviaria enorme negli anni ’50 con 200 km di binari tramviari ma a un certo punto hanno deinfrastrutturato la città e questo è il rammarico più grande. Oggi abbiamo 32,5 km di tram e con il lavoro che abbiamo avviato ne avremo 100 entro il 2030 e poi altri 100 negli anni a seguire, per ritornare a quei 200 km di rete. Questo richiede un lavoro enorme che è quello che stiamo facendo ad esempio aprendo nuovi depositi. Roma aveva un solo deposito di tram che significa che i treni per prendere servizio dovevano attraversare tutta la città con tempi lunghi e aumentandone moltissimo l’usura, tanto che spesso deragliavano. Noi stiamo aprendo sei depositi nei diversi quadranti della città.
A Roma si può prenotare un taxi per l’aeroporto ma non per andare in ospedale non le sembra sbagliato?
Sì è sbagliato anche perché ci sono anche delle tariffe agevolate per chi va in taxi in ospedale. La scontistica serve a indicare che ci sono delle priorità. È una cosa che mi impegno a portare avanti.
Lei si confronta spesso con i suoi omologhi delle altre città europee, c’è qualcosa che vorrebbe copiare?
Sono rimasto molto colpito dal lavoro che ha fatto Parigi che in questi anni ha recuperato e ridisegnato gli spazi urbani grazie a un approccio multivettoriale. Penso al lungosenna che era praticamente un’autostrada a tre corsie e che hanno trasformato in una pista ciclabile. Ma è stato possibile grazie a una serie di misure come l’aumento del costo dei parcheggi per le auto ingombranti o dedicando il 70% di grandi arterie stradali a corsie preferenziali e piste ciclabili. Se dovessi copiare qualcosa copierei la riqualificazione dello spazio urbano.
Ci dica le tre cose più importanti che lascerete a fine mandato.
Innanzitutto una riqualificazione strutturale dei mezzi su ferro. Io ho trovato sistemi vecchi di 70 anni dai cavi alle armadiature elettriche. Stiamo rivedendo tutto in modo che per i prossimi 30 anni non serva rimetterci mano rattoppando ogni volta i guasti come è stato fatto per decenni. Secondo, più km di mezzi pubblici, sia di metropolitana e di tram come ho già detto ma anche con mille licenze taxi in più e duemila licenze NCC. La terza cosa è lasciare a questa città un’idea consolidata di intermodalità con sharing mobility, piste ciclabili per cui abbiamo un piano da 400 km e poi mobilità attiva.
Ci dica tre cose che farebbe per il traffico di Roma se avesse la bacchetta magica.
Beh se potessi esprimere dei desideri sicuramente l’introduzione subito dei droni-taxi che oramai sono una realtà. Come secondo desiderio togliere quante più macchine parcheggiate possibile ma ci vorrebbe davvero la bacchetta magica perché solo in centro storico ci sono più auto di proprietà che stalli per i parcheggi. Terzo desiderio la navigabilità del Tevere.
Parliamo di condomini, per il terzo anno il Governo ha stanziato i fondi per il “bonus colonnine” per le auto elettriche. Condivide la misura?
“L’auto elettrica è fondamentale, come lo sono tutti i tipi di trazione che aiutano a ridurre le emissioni, penso ai biocarburanti ma anche all’idrogeno. Io per primo ho un’auto ibrida e da utente mi rendo conto che con le sole colonnine “pubbliche” non riusciamo a raggiungere un’autonomia di percorrenza quindi l’infrastruttura domestica è fondamentale.
Nel suo condominio ci sono colonnine?
Ho dovuto installarla io nel mio box pagando gli allacci, il contatore, la messa a terra oltre alla spesa della wallbox, quindi ben vengano i bonus. La nostra impostazione è di avere diverse tipologie di veicoli in città, la cosa più importante è che siano veicoli condivisi e sostenibili o impatto zero o che siano veicoli sempre più autonomi.
Immagina davvero auto a guida autonoma nel futuro di Roma?
Assolutamente sì, ma parliamo di un’autonomia crescente, non è che dall’oggi al domani avremo auto senza guidatore, per quello ci vorrà molto tempo perché il controllo umano è fondamentale. Già oggi i sistemi intelligenti di cui le auto sono dotate come la frenata di emergenza o i sistemi di allerta sull’angolo morto o sul cambio di corsia in caso di colpi di sonno aiutano moltissimo a ridurre gli incidenti stradali. Roma ha già oggi delle infrastrutture che dialogano con le auto intelligenti come la Roma-Fiumicino, non parliamo di veicoli autonomi ma di veicoli connessi e questi strumenti cresceranno sempre di più grazie a nuovi tipi di asfalto o all’intelligenza artificiale.
Quali sono i comportamenti alla guida che la fanno più arrabbiare?
In generale l’arroganza e la prepotenza di chi si comporta come se gli altri non esistessero. Comportamenti specifici inaccettabili sono l’eccesso di velocità e il non rispetto dei pedoni e dei ciclisti che sono soggetti deboli. Sicuramente chattare stando al volante che mette letteralmente a rischio la vita degli altri. E poi non sa quante volte litigo in modo feroce con persone che occupano i parcheggi per disabili.
Litigare con chi cerca parcheggio può essere pericoloso..
Fortunatamente non è mai successo niente, forse anche perché sono abbastanza grosso quindi di solito spostano la macchina.
Usa mai i mezzi pubblici per andare al lavoro?
Assolutamente sì, quasi sempre. Ho la fortuna di avere una stazione ferroviaria vicino casa quindi ci metto 19 minuti per arrivare in assessorato.
Le sue figlie che mezzi di trasporto usano?
Solo i mezzi pubblici, hanno entrambe l’abbonamento e io mi sono rifiutato di comprare qualsiasi mezzo come macchinine o motorini perché ci si deve muovere con i mezzi pubblici. Anche quando avranno la patente spero che continuino a muoversi in modo diverso.
E se le trovasse in due su un monopattino contromano come spesso si vede in città?
Penso che finirebbero in punizione per almeno due mesi.

di Andrea Battistuzzi – Giornalista
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