Spesso ci capita di osservare un albero inclinato e ci preoccupiamo che possa cadere. L’inclinazione di una pianta è uno dei vari parametri che ne possono determinare la stabilità.
L’inclinazione, come elemento di pericolosità, va considerata assieme ai parametri ambientali, meteorologici, logistici, pedologici, fisici, strutturali, biomeccanici, fitopatologici, ecc., in relazione al possibile bersaglio in caso di cedimento.
In questo breve articolo si riportano alcune metodologie, da quelle più semplici ed empiriche, a quelle più complesse e moderne, che ci possono dare indicazioni sull’andamento dell’inclinazione della nostra pianta a cui teniamo. Vediamo quali sono:
Osservazione
Fotografando il nostro albero dalla stessa posizione, ad esempio dalla finestra del nostro appartamento, possiamo vedere se nel corso del tempo ha subito alterazioni. Può essere una misura non molto precisa per piccole inclinazioni, ma può sicuramente dare buoni risultati per notare cambiamenti macroscopici. Spesa irrisoria.
Filo a piombo
Un modo più preciso di calcolare l’aumento dell’inclinazione di una pianta è dotandoci di un filo a piombo da carpentiere e di una punta di ferro (tondino). L’apice del pilo fa legato alla pianta così che il piombo sfiori il terreno. A questo punto vanno prese due misure che poi controlleremo regolarmente: quella dell’altezza del filo (ovvero da dove il filo è attaccato all’albero fino a terra e la distanza del piombo dal colletto dell’albero (alla base del fusto). Se l’albero tende a inclinarsi il primo numero diminuirà avvicinandosi il fusto al suolo mentre il secondo aumenterà. Spesa minore di 10,00 euro.
Inclinometro o App per smartphone.
Fissiamo una piastrina di ferro sul tronco e su quella prendiamo la misurazione con un inclinometro o con una applicazione scaricata sul telefonino. La piastra va fissata sul lato del fusto che non converge verso il suolo in modo da poterci appoggiare il dispositivo. La piastra serve a tenerlo fermo mentre misuriamo. Potete usare anche una app che misura l’inclinazione del telefono come una livella digitale. Operazione da ripetere a intervalli costanti annotando o fotografando la misura. Costo inclinometro qualche decina di euro, nullo per l’App.
Filo a piombo e inclinometro.
Questo metodo di misurazione unisce le due modalità sopra esposte.
Inclinometro MEMS di alta precisione (Grillo Bee)
Posizionato in modo fisso e permanente, lo strumento invia i dati rilevati ad un sistema Cloud a cui è possibile collegarsi online. Possibilità di eleborazioni garfiche nel breve e lungo periodo. Funziona a batterie con avviso di ricarica. Costo elevato
Prove di trazione
Questo metodo, eseguito da professionisti specializzati. Il cavo fissato sull’albero viene tirato simulando la forza del vento. I sensori rilevano, a seguito della forza di trazione l’inclinazione, eventuali rotture sul legno, e sollevamenti della zolla. Preferibilmente va fatta o dopo che il tecnico ha eseguito una analisi VTA. Costo medio/alto.
Tree Saver
Questo sensore permette il monitoraggio statico e dinamico dell’albero continuo ed in tempo reale. I parametri statici e dinamici monitorati possono essere messi in relazione continua con le variabili climatiche acquisite da una eventuale stazione meteorologica che misura la temperatura (T), l’umidità relativa (RH), la velocità e direzione del vento, le precipitazioni, la radiazione solare e la pressione atmosferica. I dati meteorologici sono raccolti ogni 30 minuti e trasmessi una volta al giorno al Cloud per la valutazione del rischio attraverso algoritmi di post-elaborazione di machine learning. I dati vengono elaborati con l’indice di Jerk che evidenzia gli eventi più rischiosi anche senza le misure dirette delle raffiche di vento, grazie alla sua capacità di discriminare tra il quasi-zero e la variazione più ampia ed improvvisa dell’accelerazione; riconoscendo così il rischio sia in regime quasi-statico che in regime dinamico. Costo elevato.
Riferimento – Analisi del Jerk come nuovo indice di rischio di crolli di alberi: Un caso di studio applicato al monitoraggio degli alberi nel parco archeologico del Colosseo a Roma (Italia), di Chiara Bertolin, Alessia Caratelli, Michela Grimaldi, Maurizio Massi.
Supporti e tiranti
In caso di alberi particolari si può sostenere l’inclinazione con vari supporti o tiranti, operazione da seguire secondo le indicazioni di uno strutturista nel caso di piante di grosse dimensioni.
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di Gino Francesco Vannucci agronomo
ginof.vannucci@gmail.com