Formazione alternativa per amministratori di condominio: perché oggi è indispensabile andare oltre l’obbligo di legge
La formazione obbligatoria non basta più
Nel mondo dell’amministrazione condominiale, la formazione è regolata dal decreto ministeriale n. 140/2014, che impone a ogni amministratore un aggiornamento annuale di almeno 15 ore. Un requisito giustissimo e necessario per garantire competenza e aggiornamento costante, ma che negli anni si è trasformato, in molti casi, in un mero adempimento burocratico.
Molti corsi offerti dalle associazioni di categoria, infatti, si limitano a ripetere norme, sentenze e obblighi, senza fornire strumenti concreti di crescita professionale. È una formazione “piatta”, indispensabile ma poco ispirante, che serve a mantenere il titolo ma non stimola l’evoluzione dell’amministratore come persona e come imprenditore.
Eppure, l’amministratore moderno non è più soltanto un tecnico del condominio: è un imprenditore dei servizi immobiliari, chiamato a gestire risorse, persone, clienti e reputazione. La formazione istituzionale risponde a un obbligo: è reattiva a tutto ciò che accade. La formazione alternativa, invece, è proattiva: anticipa i bisogni del mercato e aiuta l’amministratore a migliorare sé stesso, la propria organizzazione e la propria comunicazione.
Oggi servono competenze nuove:
- Gestione dello studio professionale come un’impresa;
- Personal branding e reputazione digitale;
- Comunicazione efficace con i condomini;
- Leadership e motivazione del team;
- Digitalizzazione dei processi e strumenti di automazione.
Un esempio pratico: un amministratore che conosce perfettamente il Dm 140/2014 ma non sa comunicare online o organizzare il lavoro in modo digitale, rischia di essere percepito come “vecchio stile” da un mercato sempre più dinamico. Viceversa, chi investe nella formazione imprenditoriale può trasformare il proprio studio in un brand riconoscibile, efficiente e competitivo.
Il quadro normativo: libertà e responsabilità nella scelta formativa
Il DM 140/2014 stabilisce chiaramente che la formazione può essere erogata anche da enti o professionisti qualificati diversi dalle associazioni di categoria, purché in grado di garantire qualità e serietà. Ciò significa che ogni amministratore ha la libertà di integrare la propria formazione con percorsi più evoluti e personalizzati.
Tuttavia, proprio questa libertà ha generato negli anni la nascita di molti formatori improvvisati, che offrono corsi motivazionali privi di sostanza o di reale applicazione nel lavoro quotidiano. In mezzo a tanta confusione, saper scegliere formatori di valore diventa una vera competenza professionale.
Mario Tura de Marco e la formazione “Revolution”: un modello evolutivo
Tra le esperienze formative più significative degli ultimi anni si distingue quella di Mario Tura de Marco, che ha saputo portare nel settore condominiale un approccio realmente innovativo e concreto.
La sua proposta formativa unisce crescita personale, imprenditoriale e organizzativa, offrendo strumenti pratici per:
- migliorare la gestione del proprio tempo e del team;
- comunicare in modo più efficace con i condomini;
- rafforzare la propria identità professionale e il brand personale;
- sviluppare una visione d’impresa moderna;
- Creare connessioni sane tra i vari studi di amministratore a livello nazionale.
Fiore all’occhiello di questo percorso è l’evento annuale “Revolution”, un’esperienza formativa d’eccellenza che si distingue per intensità, concretezza e capacità trasformativa. Il prossimo appuntamento, “Revolution 2025”, si terrà a San Marino il 31 ottobre e rappresenta una delle occasioni più importanti per gli amministratori che vogliono investire sulla propria evoluzione professionale e personale.
Le edizioni precedenti hanno visto la partecipazione di centinaia di professionisti da tutta Italia, molti dei quali hanno raccontato di aver ottenuto risultati tangibili: miglioramento della produttività, maggiore fidelizzazione dei condomini e crescita economica del proprio studio.
Adeguarsi o differenziarsi: la scelta che fa la differenza
Chi si limita alla formazione istituzionale si adegua: rispetta la norma e resta nella media. Chi sceglie un corso alternativo di qualità, invece, si differenzia, acquisendo competenze che lo rendono riconoscibile nel mercato.
Per scegliere un percorso formativo efficace, ecco alcuni criteri di valutazione essenziali:
- Chiarezza del programma e degli obiettivi didattici;
- Esperienza reale del formatore nel settore condominiale o imprenditoriale;
- Applicabilità pratica delle competenze insegnate;
- Risultati verificabili ottenuti dai partecipanti precedenti.
Esempio concreto: un amministratore che, dopo un percorso formativo imprenditoriale, introduce nel proprio studio un sistema CRM e strategie di marketing relazionale, può ottenere un incremento medio del 30% nel numero di condomìni gestiti in un anno e una maggiore soddisfazione di quelli gestiti.
Come integrare la formazione obbligatoria con quella evolutiva
Un piano formativo completo per un amministratore professionista dovrebbe prevedere:
- Formazione obbligatoria annuale, come previsto dal Dm 140/2014, per mantenere la piena conformità normativa, preferendo associazioni medio piccole che sono più vicine alle reali esigenze dei suoi associati e che forniscono una formazione meno stucchevole;
- Formazione imprenditoriale e organizzativa, per migliorare competenze gestionali, digitali e comunicative.
- Applicazione immediata delle nuove conoscenze nella gestione quotidiana dello studio.
- Monitoraggio dei risultati, per misurare concretamente l’impatto della formazione sul business e sulla soddisfazione dei condomini.
Dobbiamo ricordarci che la vera formazione è quella che cambia le persone. L’amministratore di domani non sarà quello che conosce solo la norma, ma quello che sa trasformare la conoscenza in valore, per sé e per i propri clienti.
La formazione alternativa – come quella proposta da Mario Tura de Marco e dal suo “Revolution” e da pochissimi altri – rappresenta oggi una delle poche strade realmente efficaci per passare dall’adempimento all’evoluzione. Per gli amministratori di condominio la vera crescita nasce dalla formazione alternativa: non solo obblighi di legge, ma evoluzione personale e imprenditoriale. Ed è proprio da questo cambiamento che nasce la differenza tra chi subisce il mercato e chi lo guida con competenza, visione e spirito imprenditoriale.

di Battista Praino Amministratore
direzionerivista@condominiozeroproblemi.it



