Come funziona e quali vantaggi comporta il regime forfettario che è in vigore anche per il 2022. Dall’Iva alla fatturazione elettronica vediamo cosa sta per cambiare.
Continua il vantaggio economico per il condominio dal rinnovo del regime forfettario 2022. Anche se diventa obbligatoria la fattura elettronica l’Italia è stata autorizzata dalla Commissione Europea ad applicare il meccanismo della fatturazione elettronica 2022 anche ai forfetari. Al momento, però, manca l’apposito decreto attuativo che recepisca tale autorizzazione e obblighi, di fatto, i forfetari ad usare la e-fattura, dunque, la disposizione non è ancora in atto.
Il regime forfetario è in vigore dal 2014 ed è uno dei regimi fiscali presenti in Italia che può essere applicato solo alle persone fisiche, quindi non alle società. È un regime che prevede molte semplificazioni.
Resta fermo il limite di fatturato a 65.000 euro, l ‘eventuale conseguenza del passaggio al regime ordinario è l’introduzione dell’Iva in fattura a partire dall’anno di contribuzione successivo a quello in corso, tuttavia, un fatturato inferiore a 65.000 euro nel nuovo anno, consentirebbe al contribuente di tornare in regime forfettario nell’anno ancora seguente.
CONFERMATE ANCHE LE ALIQUOTE GIÀ ESISTENTI:
il regime forfettario 2022 mantiene le due diverse contribuzioni:
• al 5% per le nuove Partite Iva per i primi 5 anni;
• Tal 15% per le Partite Iva in attività dai 5 anni in su.
Il reddito imponibile sul quale verranno calcolati imposta e contributi è calcolato con un coefficiente di redditività, ovvero una percentuale specifica in base all’attività svolta, non si devono sottrarre dai ricavi conseguiti costi effettivamente sostenuti, ma gli stessi saranno conteggiati in base alla percentuale del coefficiente di redditività.
RESTANO INVARIATI I REQUISITI DI ACCESSO
Possono aderire al regime forfettario 2022 coloro che: non superano il limite di fatturato annuo di 65.000 euro; non superano il limite annuo di 20.000 euro lordi per le spese di lavoro accessorio, lavoro dipendente e compensi a collaboratori, anche a progetto.
Restano esclusi dal regime forfettario 2022 coloro che: emettono fatture prevalentemente nei confronti di un datore di lavoro dal quale percepiscono redditi da lavoro dipendente; hanno un’attività soggetta a regime speciale ai fini Iva; non sono residenti in Italia (o altro Stato membro dell’Unione Europea); partecipano a società di persone, associazioni, imprese familiari, società a responsabilità limitata, associazioni in partecipazione, ed hanno un controllo di fatto o di diritto (maggioranza di voti esercitabili in assemblea); se il reddito da lavoro dipendente nell’anno precedente sia stato superiore a € 30.000,00 tranne nel caso in cui il rapporto di lavoro dipendente nell’anno precedente sia cessato (sempre che in quello stesso anno non sia stato percepito un reddito di pensione o un reddito di lavoro dipendente derivante da un altro rapporto di lavoro).
Tolta la possibilità di emettere fatture in formato cartaceo, possiamo sintetizzare che i vantaggi del regime forfettario 2022 sono costituiti: dall’esonero dall’applicazione Iva; nessun obbligo di registrazione fatture emesse, corrispettivi e acquisti; esonero dal versamento dell’imposta.
Agevolazioni ai fini delle imposte sui redditi: nessun obbligo di registrazione e tenuta delle scritture contabili; esclusione dall’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale; esonero dall’applicazione dell’Irap, Irpef, addizionale regionale e addizionale comunale; imposta sostitutiva sul reddito al 15% (5% per i primi 5 anni di attività); riduzione del 35% sui contributi Inps per i contribuenti forfettari che svolgono attività d’impresa (es. artigiani e commercianti); i contribuenti forfetari possono accedere al regime premiale con riduzione termini di accertamento a condizione che i pagamenti in entrata e in uscita delle operazioni di importo superiore a 500 euro siano effettuati con mezzi tracciati (bonifico, carte di credito).
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di Francesca Bonanata Commercialista
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