Il caldo torrido non ha fatto in tempo ad arrivare che Roma era già piena di turisti. Vivere nel più grande museo all’aperto del mondo, che è allo stesso tempo la capitale della cristianità, ha questo inconveniente. I romani lo sanno e sopportano cercando di averne qualche beneficio, chi facendo affari nel commercio e chi lavorando con la ricettività.
Un argomento a dir poco bollente in condominio non solo a luglio e agosto che vede spesso abitanti infuriati contro i gestori di B&B e case vacanza che in molte occasioni sono causa di conflitti tra vicini per rumori molesti, sporcizia nel palazzo e raccolta differenziata non effettuata correttamente (ricordiamoci sempre che le multe per la spazzatura vanno suddivise tra condomini come abbiamo visto in passato in questa rivista). Nel 2025 sono attesi 35 milioni di pellegrini per un totale di 105 milioni di presenze. Sì il numero è quello, non è un errore di stampa e sarebbe bello che questa città museo facesse con l’Anno Santo il salto di qualità sul turismo che merita da decenni dimostrando che è possibile coniugare la vita dei cittadini (e dei condomini) con quella di chi viene a godere delle bellezze che noi abbiamo ogni giorno sotto gli occhi.
Questo salto di qualità deve sicuramente partire da chi ci amministra: se non si fissano in modo chiaro alcune regole di comportamento (come si fa in un museo) si autorizza implicitamente una città-parco divertimenti. Si pensi ai tavolini proliferati dopo il Covid e mai dismessi, ai pullman che bloccano il traffico o alle strade del centro in cui le auto degli abitanti devono farsi largo a suon di clacson.
Ma il salto di qualità riguarda anche i proprietari di casa che hanno il sacrosanto diritto di affittare il proprio immobile, così come lo hanno i vicini di dormire e non veder deturpato l’edificio in cui vivono. Per questo abbiamo deciso di dedicare la copertina di questo numero e uno speciale con due approfondimenti, curati come sempre da esperti che hanno a che fare ogni giorno con questi problemi, per capire quali siano i limiti ai B&B in condominio, cosa possono fare i condomini per fermare le attività moleste (in primis dotatevi di un buon amministratore) e cosa deve fare invece il proprietario dell’immobile in affitto. L’attività economica, come ogni libertà individuale, non può ledere o limitare i diritti altrui, dovremmo tutti darlo per scontato. Se vi restano dei dubbi su come convivere con i B&B scriveteci o contattate i nostri esperti per farvi consigliare.
Con questo numero estivo inauguriamo una nuova sezione dedicata alla professione di amministratore che si aggiunge alle consuete rubriche sulle evoluzioni normative riguardanti i condomini, quelle sulle regole condominiali da conoscere e quelle su verde e decoro a cui teniamo in particolar modo per il ruolo decisivo che hanno questi argomenti sulla qualità delle nostre vite.

di Andrea Battistuzzi – Giornalista
direzionerivista@condominiozeroproblemi.it