Dopo la flessione della pandemia il mercato ha rialzato la testa per poi flettersi nuovamente con l’aumento improvviso del costo della vita. Paura per il futuro e impennata dei prezzi influiranno sui comportamenti del cliente medio. Mentre i grandi investitori potrebbero approfittarne.
Le previsioni del mercato immobiliare per l’anno 2022 hanno subito un drastico ridimensionamento, e le prospettive di mercato hanno preso strade inaspettate. Nel 2021 il mercato immobiliare aveva vissuto un piacevole risveglio, complice anche i tassi di interesse dei mutui molto convenienti.
Oggi purtroppo con gli ultimi tragici eventi, tutto questo “entusiasmo” è stato sostituito dall’incertezza, la paura, e gli aumenti delle materia prime.
Ora non voglio assolutamente entrare in giudizi o considerazioni per ciò che riguarda il conflitto che sta insanguinando l’est europeo, ma non posso considerare che questo tragico evento ha modificato e influenzato i futuri scenari economici di ogni singolo Paese europeo.
L’aumento delle materie prime e di conseguenza un aumento del costo energetico sta portando le famiglie ad una riduzione drastica del potere di acquisto, anche in virtù delle sanzioni commerciali imposte alla Russia dall’Unione Europea.
Si prevede anche una suscettibile difficoltà di erogazione del credito con conseguente contrazione delle compravendite immobiliari. Il successo immobiliare nel 2021 è stato il frutto di molti fattori, ma i nuovi scenari cambieranno drasticamente le nostre economie.
Le sanzioni economiche porteranno di conseguenza una riduzione del potere di acquisto delle famiglie, con il relativo effettuo di una più attenta esposizione ad un eventuale spesa importante. Inoltre la spinta inflazionistica sarà molto forte.
Guardando al target del cliente medio interessato non tanto all’investimento economico quanto alla ricerca di una casa questo scenario si traduce in molti casi in una diminuzione dell’interesse verso il mercato immobiliare con una conseguente diminuzione dei prezzi. L’aumento dei tassi dei mutui, inflazione in salita, scenari economici nebulosi, porteranno sicuramente ad una revisione al ribasso dei prezzi delle case, rispetto alle previsioni di inizio anno. Tutti questi fattori così importanti, lasciano un senso di instabilità ed incertezza nei possibili mercati immobiliari.
Discorso diverso per l’investitore medio-alto che, di opposto, potrebbe investire sul classico “bene rifugio”, approfittando di un sensibile diminuzione dei valori immobiliari.
Per il mercato e per gli stessi operatori, tutto questo potrebbe essere positivo, ma come già successo negli ultimi anni, qui i fattori sono molteplici e vanno a toccare le tasche degli italiani, già provate da una pandemia che ha stravolto le esigenze e le abitudini dei clienti.
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di Giovanni Romani, Agente immobiliare
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