Dal 1° gennaio 2025 per le tutte imprese con sede in Italia scatta l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro i rischi catastrofali per gli immobili, quali terreni, fabbricati, impianti, macchinari, attrezzature industriali e commerciali. Esclusi dall’obbligo sono gli imprenditori agricoli. Fenomeni come terremoti, alluvioni e frane non saranno più senza copertura, ma parte di un sistema assicurativo obbligatorio per proteggere cittadini, aziende e istituzioni.
Questa normativa simboleggia una consapevolezza comune: l’Italia è geologicamente e climaticamente vulnerabile. L’aumento degli eventi estremi ha reso necessario un intervento governativo per evitare che le calamità naturali si traducano in crisi economiche per famiglie e imprese.
Perché un’assicurazione catastrofale obbligatoria?
L’Italia è tra i Paesi europei più a rischio naturale. Negli ultimi decenni, terremoti e inondazioni hanno colpito diverse zone, rivelando una debole cultura assicurativa, con pochi immobili protetti da polizze per eventi catastrofali. L’obbligo di assicurazione mira a:
– Offrire una copertura finanziaria immediata alle aziende ed alle famiglie colpite;
– Ridurre la dipendenza dallo Stato per la ricostruzione, snellendo le procedure burocratiche;
– Promuovere la prevenzione, incentivando immobili costruiti secondo standard di sicurezza;
– Creare una solidarietà assicurativa, distribuendo il rischio su tutto il territorio nazionale.
Cosa copre la polizza denominata “cat nat”?
La nuova legge prevede una copertura obbligatoria per i seguenti eventi:
– Terremoti
– Alluvioni
– Frane
– Tsunami
– Eruzioni vulcaniche (in aree a rischio)
Qual è il costo della polizza?
Il costo dell’assicurazione obbligatoria è un tema centrale. Le stime governative indicano che il costo annuo medio per un appartamento varia tra 100 e 300 euro, a seconda della zona di rischio. Fattori come la posizione, l’anno di costruzione e il tipo di immobile influenzeranno il premio.
Implicazioni per i proprietari
L’obbligo avrà un impatto significativo sui proprietari, che dovranno aggiungere questa spesa alla gestione. Tuttavia, i benefici superano i costi:
– Maggiore sicurezza economica in caso di calamità;
– Riduzione dell’incertezza sui fondi per la ricostruzione;
– Aumento del valore degli immobili certificati;
– Migliori condizioni per i mutui.
Chi non si adegua rischia multe e problematiche nell’ottenere finanziamenti.
Criticità
Nonostante i vantaggi, ci sono criticità come l’aumento dei costi per le aree ad alto rischio, possibili ritardi nella gestione e difficoltà ad accedere a polizze per immobili molto vecchi. Il Governo sta considerando fondi di compensazione per i redditi più bassi e un sistema di riassicurazione per danni estremi.
In conclusione, l’obbligo di assicurazione catastrofale rappresenta una riforma destinata a rivoluzionare la protezione del patrimonio immobiliare in Italia.
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di Leonardo Raso Agente Immobiliare
LEONARDORASO@LRIMMOBILIARE.IT