DOMANDA RISCALDAMENTO CENTRALIZZATO
Nel condominio in cui ho acquistato un appartamento per trasferirmi tra qualche mese, che è dotato di impianto di riscaldamento centralizzato a gas metano, si sta verificando una spiacevole situazione. Siamo in totale dieci unità immobiliari e due di queste, quelle del piano attico e superattico sono distaccate dall’impianto da oltre una decina di anni a seguito di autorizzazione specifica dell’assemblea, contribuendo a pagare una percentuale del 15% deliberata a suo tempo. Adesso altri due appartamenti hanno comunicato all’amministratore che si sono distaccati senza passare neanche per l’assemblea. L’amministratore a fronte della mia domanda di chiarimenti mi ha risposto che ha sentito un legale e che era possibile il distacco dall’impianto senza aggiungere altro. Vi chiedo come è possibile una cosa del genere e cosa dice la normativa al riguardo. Penso inoltre che il distacco di quattro appartamenti su un totale di dieci possa determinare per me e gli altri non distaccati un incremento dei costi in bolletta.
L’art. 1118 del codice civile in merito al distacco dice: “il condomino può rinunciare all’utilizzo dell’impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. In tal caso il rinunziante resta tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese per la manutenzione straordinaria dell’impianto e per la sua conservazione e messa a norma”.
Quindi è legittimo il distacco attuato dai due condomini se si rispettano le due condizioni essenziali previste dalla norma:
a) notevoli squilibri di funzionamento;
b) o aggravi di spesa a carico dei rimanenti condomini.
La prova di tutto ciò è a carico del richiedente il distacco attraverso una specifica documentazione redatta da un tecnico abilitato che sotto la propria responsabilità la predispone e sottoscrive.
Nell’ipotesi che tale documentazione non provi quanto sopra indicato il condomino che si è distaccato dovrà ripristinare il precedente stato in cui si trovava l’impianto.
Ovviamente, nell’ipotesi sciagurata che sia stata l’assemblea condominiale ad autorizzare il distacco l’onere passa dal richiedente all’assemblea.
Se sono state rispettate le prescrizioni di legge previste la bolletta per lei e gli altri condomini che sono rimasti allacciati all’impianto centralizzato di riscaldamento non dovrebbe aumentare nella parte relativa ai costi dei metri cubi di gas metano consumati. Altro discorso è il caro energia che porta incrementi dei costi in bolletta a parità di consumi effettuati o addirittura con consumi inferiori rispetto agli anni precedenti.
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di Battista Praino Amministratore
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