DOMANDA L’amministratore può affidare a una sua ditta i lavori?
Vivo in un complesso dove un gran numero di appartamenti, almeno 30 sui 50 totali, è abitato da conduttori. L’amministratore del nostro condominio è un ingegnere che gestisce pochi condomini. La sua attività professionale è basata principalmente su servizi di ingegneria, di cui purtroppo anche il nostro condominio si avvale. La domanda che le pongo è la seguente: è lecito che l’amministratore di condominio affidi a sé stesso o al suo studio di ingegneria attività tecniche che esulano dalla gestione dell’immobile?
Quello che lei ci racconta sembrerebbe una classica tipologia di conflitto di interesse. In condominio si manifesta ciò “ogni volta che, potenzialmente o effettivamente, un condomino o l’amministratore si trovano in una situazione conflittuale relativamente alla gestione della cosa comune”.
La sua è una domanda molto complessa e per dare una risposta dettagliata servirebbero molte pagine che non abbiamo in questa sede. Si tratta di una situazione a causa della quale molte gestioni immobiliari italiane non sono all’altezza co comunque adeguate al patrimonio immobiliare di cui si occupano.
A nostro parere l’attività di amministratore di condominio non può non essere svolta se non in modo esclusivo da effettivi gestori di immobili e non deve assolutamente essere consentito a professionisti di altri settori (avvocati, architetti, geometri, ingegneri, commercialisti, ecc.) di gestire condomini. Questi signori potrebbero essere anche bravi nella loro attività principale, ma se sono bravi non hanno necessità di fare altre professioni, ma saranno senz’altro poco aggiornati sulle attività degli amministratori.
Le attività dell’amministratore di condominio sono talmente complesse che solo uno specialista può affrontale e risolverle compiutamente. Mentre i cosiddetti dopolavoristi del condominio, come soprannominiamo queste persone, vedono nei condomini solo due aspetti:
1. una fonte di incremento dei loro redditi principali;
2. ottenere nuovi incarichi professionali per la loro attività principale (come nel caso del vostro attuale amministratore).
Dal momento che il legislatore non ha intenzione di regolamentare situazioni di questo genere sta a noi condomini, perché anche noi siamo proprietari e abitiamo in condominio, far sì che ciò non avvenga.
Dobbiamo evitare di nominare amministratori di condominio che non svolgono il loro lavoro in modo esclusivo per non trovarci in situazioni del genere e per non far perdere di valore i nostri immobili a causa dei potenziali danni patrimoniali che un amministratore dopolavorista potrebbe creare al condominio e alla nostra proprietà.
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di Battista Praino Amministratore
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