L’avvento dell’intelligenza artificiale nel settore condominiale non rappresenta semplicemente un’evoluzione tecnologica, ma una vera e propria rivoluzione nel modo di concepire e strutturare i modelli organizzativi. Il principio fondamentale che deve guidare l’implementazione dell’IA nei condomini è la valorizzazione della centralità della persona. L’intelligenza artificiale non deve sostituire il rapporto umano tra amministratore e condomini, ma deve creare le condizioni per renderlo più efficace e personalizzato. Come evidenziato dal crescente dibattito etico-tecnologico, la sfida non consiste nel permettere alla tecnica di diventare fine a sé stessa, ma nell’utilizzarla come strumento di potenziamento dell’azione umana.
Intelligenza Artificiale, cosa cambia nella gestione di un condominio
Il modello organizzativo tradizionale del condominio, basato su assemblee fisiche, comunicazioni cartacee e gestione manuale delle pratiche, sta lasciando spazio a un sistema ibrido dove l’intelligenza artificiale supporta e amplifica le capacità decisionali dell’amministratore e dei condomini. Questo passaggio richiede una revisione profonda delle strutture organizzative esistenti.
La trasformazione digitale del condominio non può essere imposta dall’alto, ma deve essere il risultato di un processo partecipativo che coinvolga tutti gli interessati. L’educazione digitale diventa elemento cruciale per il successo dell’implementazione dell’Intelligenza Artificiale nella gestione condominiale e comporta un cambiamento culturale profondo che tocca abitudini consolidate, rapporti interpersonali e modalità operative radicate nel tempo e ciò è particolarmente vero se si considera il processo evolutivo delle applicazioni di intelligenza artificiale: si è passati dal “machine learning”, “deep learning”, modelli predittivi ad una fase in cui i modelli linguistici di grandi dimensioni agiscono autonomamente, compiendo azioni e contribuendo alla creazione di contenuti e progetti.
Il nuovo modello ibrido di gestione condominiale combina strumenti digitali avanzati con il mantenimento di rapporti umani diretti e personali. Nella vita quotidiana ciò si traduce in modalità pratiche e intuitive, come ad esempio la possibilità di partecipare alle assemblee condominiali sia in presenza che online, inviare segnalazioni o richieste tramite app dedicate, consultare documenti e rendiconti aggiornati in tempo reale sul proprio smartphone, o ricevere notifiche immediate per interventi di manutenzione programmati.
Tra gli strumenti più utili figurano chatbot e agenti virtuali che risolvono problemi comuni come la mancanza di risposta tempestiva dell’amministratore: ad esempio, un agente virtuale può inviare automaticamente comunicazioni via email al posto del condomino o eseguire analisi predittive per prevenire guasti e malfunzionamenti. Inoltre, analizza i consumi e propone soluzioni intelligenti per ottimizzare le spese, contribuendo così a un risparmio concreto per tutti i condomini. Questo approccio rende più semplice e immediato lo scambio di informazioni tra amministratore e condomini, facilitando una gestione trasparente, rapida e orientata al benessere collettivo.
Le barriere tipiche alla trasformazione digitale sono comuni e comprensibili, soprattutto in un contesto condominiale dove convivono persone di diversa età e sensibilità. Tra queste troviamo spesso la diffidenza verso le nuove tecnologie, specialmente da parte dei condomini più anziani, che possono sentirsi inizialmente intimiditi dal cambiamento che ci sarà, e forse è già in corso, legato all’arrivo dell’intelligenza artificiale. Alcuni temono di perdere il controllo diretto sui processi decisionali, mentre altri esprimono preoccupazioni riguardo alla privacy e alla sicurezza dei propri dati personali. Inoltre, spesso c’è una percezione diffusa che i nuovi strumenti digitali siano troppo complessi o difficili da utilizzare senza un’adeguata formazione. Infine, può emergere una resistenza di tipo economico, legata agli investimenti iniziali richiesti dalla digitalizzazione.
Per superare queste barriere e realizzare concretamente i benefici ottenibili tramite la trasformazione digitale e l’introduzione dell’intelligenza artificiale, è fondamentale un percorso chiaro, graduale e partecipato di educazione digitale, che può essere strutturato in tre momenti chiave:
1. Informare e coinvolgere: è il primo passo per eliminare i dubbi. Attraverso incontri semplici e pratici, è possibile mostrare ai condomini cosa sia davvero l’IA e come abbia già migliorato altre realtà condominiali. Materiali divulgativi, esempi concreti di successo e dimostrazioni pratiche aiutano a creare consapevolezza e interesse;
2. Formare e sperimentare: una volta superata la prima diffidenza, i condomini partecipano a sessioni formative semplici, pensate per tutte le età e competenze. Imparano concretamente a usare le nuove piattaforme digitali, supportandosi tra loro grazie alla creazione di gruppi interni di sostegno;
3. Supportare nel tempo: l’apprendimento non finisce con un corso. Perché l’uso dell’IA diventi una pratica quotidiana, è importante un’assistenza tecnica continua, aggiornata e personalizzata. I condomini devono sentirsi sempre accompagnati e ascoltati, attraverso feedback periodici e aggiornamenti mirati.
Il successo della trasformazione digitale dipende dall’adozione di un approccio partecipativo che coinvolga attivamente tutti gli stakeholder e prevedendo anche la costituzione di un Comitato Digitale.
L’obiettivo finale dell’educazione digitale non è soltanto adottare nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, ma creare una vera e propria comunità condominiale in cui tutti possano sentirsi a proprio agio con gli strumenti digitali, usarli con autonomia, partecipare attivamente al miglioramento dei servizi offerti, adattarsi facilmente alle innovazioni future e mantenere sempre al centro i valori umani e le relazioni tra persone.
Un sistema di gestione basato sull’IA così realizzato, con la funzionalità di moduli intelligenti, chatbot intelligenti e automazione avanzata dei processi, rappresenta per l’amministratore di condominio un investimento sul proprio futuro professionale che consente di recuperare tempo prezioso da dedicare agli aspetti più strategici e interpersonali del proprio ruolo, promuovendo comunità residenziali ben gestite, in armonia e conformi alle normative ed ai principi etici.
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di Anteo Rossi, avvocato
anteorossi5@gmail.com










