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Home Sicurezza e Tech

Sicurezza sul lavoro negli studi degli amministratori di condominio: obblighi e responsabilità

Ottobre 21, 2025
in Sicurezza e Tech
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Sicurezza sul lavoro negli studi degli amministratori di condominio: obblighi e responsabilità
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La sicurezza sul lavoro è spesso percepita come materia destinata solo ai cantieri, alle industrie o alle aziende con numerosi dipendenti. Nulla di più errato. La normativa di riferimento, il decreto legislativo 81/2008 – conosciuto semplicemente come “Testo Unico sulla Sicurezza” – si applica a tutte le realtà lavorative, anche quelle del settore terziario, come studi professionali, uffici e negozi. E quindi anche agli studi degli amministratori di condominio.

Sicurezza sul lavoro negli studi degli amministratori di condominio: le regole da seguire

Una legge per tutti i luoghi di lavoro

Il Dlgs. 81/08 stabilisce che ogni datore di lavoro è tenuto a garantire la sicurezza e la salute dei propri lavoratori, indipendentemente dal numero di dipendenti o dalla tipologia di attività svolta. In altre parole, anche lo studio di un amministratore con un solo collaboratore – magari un segretario o una figura amministrativa – rientra a pieno titolo nel campo di applicazione della normativa.

La legge non fa sconti e non prevede eccezioni: ogni luogo in cui si svolge un’attività lavorativa deve essere oggetto di valutazione dei rischi, pianificazione delle misure di prevenzione e protezione e attuazione di specifici adempimenti documentali e formativi.

Il falso mito del “basso rischio”

È vero che l’attività tipica di uno studio di amministrazione condominiale è classificata come “a basso rischio”, ma ciò non significa che non esistano pericoli da valutare o obblighi da assolvere. Anche ambienti apparentemente sicuri come gli uffici possono nascondere insidie che, nel tempo, possono causare infortuni o malattie professionali.

Tra i rischi tipici in uno studio troviamo:

  • la postura prolungata al videoterminale;
  • l’utilizzo continuativo di dispositivi elettronici (PC, stampanti, scanner);
  • l’esposizione a microclimi inadeguati, causati da climatizzatori o riscaldamenti mal regolati;
  • infortuni minori, ma non per questo trascurabili, legati all’uso di cucitrici, taglierine, forbici, cassetti metallici malfunzionanti.

Gli adempimenti obbligatori per lo studio professionale

Anche se “piccolo”, lo studio dell’amministratore è a tutti gli effetti un ambiente di lavoro e come tale deve rispettare una serie di obblighi previsti dalla legge. Ecco i principali:

  • Redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR): è il fulcro della normativa. Analizza i rischi specifici dell’attività e individua le misure per eliminarli o ridurli.
  • Nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP): può essere lo stesso datore di lavoro, a condizione che frequenti l’apposito corso di formazione.
  • Designazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS): se presente almeno un lavoratore, occorre prevederne la figura, eventualmente delegata ad un RLS territoriale.
  • Nomina degli Addetti al Primo Soccorso e Antincendio: anche in studi con una sola persona oltre al datore, questi ruoli devono essere coperti.
  • Formazione obbligatoria: il datore di lavoro, i lavoratori e gli addetti designati devono frequentare corsi specifici in base ai rispettivi ruoli e ai rischi presenti.
  • Attuazione delle misure di prevenzione e protezione: ergonomia delle postazioni, controlli sulle attrezzature, gestione corretta dei documenti e delle procedure.

Una responsabilità anche “morale”

Al di là dell’obbligo normativo e delle possibili sanzioni in caso di inadempienza, l’adozione di misure per la sicurezza sul lavoro è un atto di responsabilità e di attenzione verso i propri collaboratori. Significa creare un ambiente sereno, efficiente e rispettoso della salute di chi vi lavora.

Spesso si sottovaluta quanto la prevenzione incida anche sulla qualità del lavoro: una corretta illuminazione, una postazione ergonomica, pause ben gestite e un clima ambientale adeguato riducono lo stress, aumentano la produttività e migliorano la percezione dello studio da parte dei clienti.

Conclusioni: adeguarsi è semplice (con il giusto supporto)

Molti studi professionali rimandano questi adempimenti per timore di complessità burocratiche o di costi elevati. In realtà, per gli studi a basso rischio, come quelli degli amministratori di condominio, l’applicazione della normativa può essere snella, rapida ed economicamente sostenibile, soprattutto se ci si affida a un consulente specializzato, che possa accompagnare il datore di lavoro nella gestione documentale, nelle nomine e nella formazione.

Non attendere che arrivi un controllo o che accada un incidente per iniziare a gestire la sicurezza: farlo per tempo significa proteggere il proprio lavoro, tutelare i collaboratori e dimostrare professionalità e attenzione ai dettagli. Perché anche un piccolo studio è un luogo di lavoro, e come tale merita di essere sicuro.

Leggi tutti gli articoli della sezione Sicurezza & Tech

di Daniele Umberto Spano, Ceo di Kruzer Srl Privacy e Cybersecurity
spano@kruzer.it

Tags: Apertura

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