La ventilazione consente di ripulire l’aria e gli ambienti da umidità e muffe, aumenta la salubrità dell’edificio e il suo valore
Negli edifici moderni, l’impianto di ventilazione non rappresenta più un semplice accessorio, ma un elemento essenziale per garantire benessere, salute e risparmio energetico. La Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) e gli estrattori d’aria svolgono un ruolo chiave nel mantenere un’aria interna pulita, riducendo al minimo la dispersione di calore e l’insorgere di umidità e muffe.
Cos’è la VMC e come funziona
La VMC è un sistema a doppio flusso che assicura il ricambio costante dell’aria interna recuperando fino al 90% del calore dell’aria estratta. In questo modo, anche in assenza di finestre aperte, si garantisce un ambiente salubre e termicamente confortevole, con un notevole risparmio energetico.
Si tratta di una soluzione particolarmente indicata per le abitazioni ad alta efficienza energetica o per gli edifici con elevato isolamento termico, dove l’assenza di infiltrazioni naturali rende necessario un sistema meccanico di ricambio d’aria.
I principali vantaggi
- Eliminazione di umidità, muffe e condense;
- Miglioramento della qualità dell’aria interna e della salute degli occupanti;
- Recupero energetico e riduzione dei costi di riscaldamento;
- Maggiore comfort e conservazione del valore dell’immobile.
Il rumore negli impianti: un problema spesso sottovalutato
Uno degli aspetti più delicati legati alla VMC riguarda la rumorosità. Anche un impianto perfettamente efficiente dal punto di vista termico può risultare fastidioso se non è progettato acusticamente in modo corretto. Le fonti di rumore sono principalmente tre:
- Rumore aerodinamico: dovuto a turbolenze e cambi di pressione nei condotti (250–2000 Hz).
- Rumore meccanico: generato dal motore, dalle pale e dai cuscinetti (100–500 Hz).
- Rumore per risonanza nei condotti: effetto “cassa di risonanza” che amplifica determinate frequenze.
Le frequenze più disturbanti per l’orecchio umano sono comprese tra 500 e 2000 Hz, le stesse in cui operano la maggior parte dei sistemi di riciclo dell’aria domestici.
Effetti percettivi e disagi
Il rumore continuo, anche a livelli bassi, può risultare estremamente fastidioso, in particolare in ambienti notturni o in zone tranquille. Si tratta spesso di ronzii o fruscii costanti che, pur rispettando i limiti normativi, compromettono la qualità del riposo e del comfort abitativo.
Le principali cause di disturbo sono:
- mancanza di disaccoppiamento tra struttura e unità motorizzate;
- condotti troppo rigidi o lunghi che riflettono il suono;
- errata progettazione delle velocità dell’aria nei condotti.
Le soluzioni tecniche per la riduzione del rumore
Per garantire silenziosità e comfort, è fondamentale che la progettazione acustica venga integrata fin dalle prime fasi. Le soluzioni più efficaci comprendono:
- Ventilatori silenziosi con motori EC a bassa rumorosità;
- Condotti fonoassorbenti o rivestiti con materiale poroso;
- Silenziatori acustici installati nei canali di mandata e ripresa;
- Supporti antivibranti e giunti flessibili per isolare le vibrazioni;
- Collocazione strategica delle bocchette, lontano da testate di letto e aree di sosta;
- Isolamento acustico delle unità centralizzate in controsoffitti o vani tecnici.
Riferimenti normativi
- DPCM 5/12/1997 – Limiti di immissione sonora negli ambienti abitativi;
- UNI 8199 – Metodi di misura della rumorosità degli impianti;
- EN 12354-5 – Linee guida europee per il calcolo previsionale della trasmissione del rumore negli impianti.
Pertanto, un impianto di ventilazione meccanica controllata, se ben progettato e acusticamente ottimizzato, rappresenta un investimento importante per la salute e il comfort abitativo. Integrare la progettazione acustica fin dall’inizio consente di evitare costosi interventi correttivi e di assicurare un ambiente domestico realmente confortevole, silenzioso e salubre.
Checklist operativa per una VMC silenziosa
- Valutazione preventiva del livello sonoro dell’apparecchiatura.
- Scelta di componenti certificati a bassa emissione acustica.
- Corretto dimensionamento dei condotti (≤ 3 m/s).
- Utilizzo di materiali fonoassorbenti.
- Posizionamento ottimale delle bocchette.
- Isolamento antivibrante delle unità motorizzate.
- Inserimento di silenziatori nei canali.
- Manutenzione periodica di filtri e ventole.
- Monitoraggio periodico del livello di rumore.
- Aggiornamento dell’impianto secondo le nuove normative acustiche.
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di Antonio Restaino, architetto, tecnico competente in acustica
erasas2022@gmail.com



