Feste, orari, addobbi e spazi comuni: tutte le regole (e i limiti) per celebrare Halloween senza litigi e contestazioni
Halloween è ormai diventata anche in Italia una tradizione attesa da grandi e piccoli: una notte in cui i condomìni si riempiono di risate, travestimenti e zucche.
Eppure, proprio quella voglia di socialità e leggerezza può trasformarsi in un campo minato condominiale, dove una festa organizzata in orari sbagliati o un addobbo di troppo rischiano di generare lamentale, discussioni o veri e propri contenziosi.
Per questo motivo l’articolo si rivolge sia ai condomini che desiderano organizzare un evento, sia agli amministratori chiamati a gestire richieste, limiti e autorizzazioni. La chiave è comprendere che festeggiare è un diritto, ma non un diritto assoluto: va esercitato nel rispetto degli altri, delle norme e della destinazione d’uso degli spazi comuni.
La differenza tra una festa riuscita e una controversia nasce quasi sempre dalla preparazione. Un approccio proattivo consente di divertirsi senza rischiare di violare regole o generare tensioni.
Quindi, cosa fare:
- Verificare il regolamento condominiale: alcuni prevedono espressamente il divieto di feste o l’obbligo di richiesta preventiva per l’uso delle parti comuni (art. 1102 c.c.).
- Chiedere l’autorizzazione all’amministratore (o all’assemblea) se si intende usare spazi comuni: cortile, giardino, terrazza, sala riunioni o area giochi. La richiesta deve indicare data, orario, numero dei partecipanti e tipo di evento;
- Rispettare gli orari di quiete: generalmente 13:00-15:00 e 22:00-7:00, salvo diverse disposizioni comunali o regolamentari;
- Informare gli altri condomini tramite un avviso in bacheca o e-mail, specificando orario e durata dell’evento;
- Addobbare con moderazione: zucche, luci e decorazioni sono ammesse se non impediscono il passaggio, non ostruiscono vie di fuga o impianti e vengono rimosse subito dopo l’evento;
- Limitare la partecipazione agli invitati o ai soli residenti del condominio, per evitare di configurare un evento aperto al pubblico, che richiederebbe permessi comunali e SIAE.
Esempio pratico: un gruppo di condomini chiede di usare il cortile per un party per i bambini, dalle 17:00 alle 20:00, con musica moderata e addobbi rimovibili. L’amministratore concede l’autorizzazione scritta e affigge un avviso in bacheca. Tutto si svolge serenamente, senza reclami.
Cosa evitare o correggere:
- Organizzare un party senza previa comunicazione o senza consenso se si utilizzano parti comuni;
- Lasciare decorazioni o impianti di illuminazione per più giorni in spazi condivisi, trasformando l’allestimento in occupazione abusiva;
- Superare gli orari consentiti o produrre rumori molesti che violano l’art. 844 c.c. sulle immissioni sonore;
- Consentire l’accesso a estranei non residenti senza controllo.
- Collocare oggetti infiammabili o pericolosi (es. candele vere, prolunghe non a norma) in aree comuni.
La normativa italiana non vieta di organizzare feste in condominio, ma stabilisce precisi limiti all’uso delle parti comuni e obblighi di rispetto della quiete e della sicurezza.
Quadro normativo di riferimento
- Art. 1102 c.c. – Ogni condomino può usare le cose comuni purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri di farne parimenti uso;
- Art. 844 c.c. – Vietate le immissioni (rumori, suoni, odori) che superano la normale tollerabilità;
- Regolamento condominiale – Può introdurre divieti specifici o condizioni (orari, limiti di accesso, pulizia post evento);
- Ordinanze comunali – Spesso fissano orari per la musica o la diffusione sonora, da rispettare anche in ambito privato.
Tre casi tipici
- Caso A – Festa in appartamento: è libera, purché non superi i limiti di tollerabilità acustica e non coinvolga estranei in modo organizzato.
- Caso B – Festa nel cortile condominiale senza autorizzazione: se un vicino lamenta rumore o intralcio, l’amministratore può ordinare l’interruzione e, in caso di danni o spese, chiederne il rimborso.
- Caso C – Festa autorizzata in sala comune: se approvata dall’amministratore o dall’assemblea e svolta nel rispetto delle regole, è perfettamente legittima.
Il rispetto delle regole non è un limite al divertimento, ma il modo per trasformare il party in un momento di coesione. Conoscere le differenze tra comportamenti adeguati e disadeguati aiuta a prevenire discussioni e a promuovere la convivenza civile.
Essere “adeguanti” non significa rinunciare a celebrare, ma rendere l’evento parte del buon vivere condominiale, dimostrando rispetto e collaborazione.
Procedura e opzioni operative
Per chi desidera organizzare un evento condominiale di Halloween in modo corretto, ecco una checklist essenziale:
- Verificare il regolamento e le delibere precedenti sull’uso delle aree comuni;
- Richiedere per iscritto l’autorizzazione all’amministratore, specificando luogo, orari, durata, partecipanti e tipologia di attività;
- Informare tutti i condomini con un avviso in bacheca o e-mail;
- Limitare l’orario a fasce compatibili con la quiete notturna (es. entro le 22:00);
- Evitare addobbi permanenti o pericolosi (es. candele reali o fili volanti);
- Pulire e ripristinare gli spazi comuni subito dopo la festa;
- Se l’evento è ripetitivo o richiesto ogni anno, proporre all’assemblea di deliberare un regolamento interno per l’uso delle aree comuni durante le festività.
Suggerimento pratico: per evitare incomprensioni, l’amministratore può predisporre un modulo standard di richiesta per eventi condominiali, con orari, limiti e regole di sicurezza.
Considerando che, il vero “spirito di Halloween” è il rispetto reciproco, è opportuno farlo rispettando tutti.
Festeggiare in condominio è un diritto, ma anche una responsabilità. Le regole non servono a spegnere la festa, ma a garantire che il divertimento non si trasformi in disturbo. Con una comunicazione chiara, decorazioni temporanee e orari rispettosi, la notte più spaventosa dell’anno può diventare una splendida occasione di vicinanza e collaborazione condominiale.
Perché, dopotutto, il vero “mostro” da esorcizzare non è il fantasma alla porta… ma la mancanza di rispetto tra vicini.
LEGGI ANCHE
Halloween in condominio: quando i “dolcetti o scherzetti” si trasformano in sinistri

di Mariolina Servino Art Director
chanel65.ms@gmail.com










