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Home Ambiente e rinnovabili

Il registro dei rifiuti diventa digitale: il RENTRI e le sue implicazioni per il settore condominiale e immobiliare

Giugno 19, 2025
in Ambiente e rinnovabili
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Il registro dei rifiuti diventa digitale: il RENTRI e le sue implicazioni per il settore condominiale e immobiliare
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Dalla carta alla tracciabilità elettronica: cosa cambia per imprese, cantieri e attività in immobili commerciali e condominiali

C’era una volta, tanto tempo fa, il registro dei rifiuti. Era un tomo cartaceo, diligentemente compilato per annotare il tipo di rifiuto conferito e la sua destinazione. Per anni ha accompagnato imprese, cantieri, trasportatori e gestori ambientali lungo tutto il territorio italiano. Ma con il tempo, l’affidabilità e l’efficienza del registro cartaceo hanno mostrato i propri limiti: errori di compilazione, difficoltà nella ricerca dei dati e una tracciabilità spesso lacunosa.

Con la digitalizzazione si è aperta la strada a un cambiamento epocale: è nato così il RENTRI – Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti, introdotto dal decreto 59/2023 e gestito dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Il RENTRI ha l’obiettivo di migliorare la tracciabilità dei rifiuti, prevenire lo smaltimento illecito e semplificare gli adempimenti amministrativi per le imprese. Si tratta di un sistema digitale obbligatorio che, progressivamente, sostituirà i registri cartacei, i formulari e le dichiarazioni ambientali tradizionali.

CHI DEVE ISCRIVERSI AL RENTRI?

L’obbligo di iscrizione riguarda:

  • Impianti di trattamento, trasportatori, commercianti e intermediari di rifiuti;
  • Consorzi per il recupero e riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti;
  • Imprese ed enti produttori di rifiuti pericolosi con oltre 50 dipendenti;
  • Imprese ed enti produttori di rifiuti non pericolosi da attività industriali e artigianali, sempre con oltre 50 dipendenti.

ENTRO QUANDO?

Le imprese sono suddivise in piccole, medie e grandi, con scadenze di adesione differenziate:

  • 15 dicembre 2024 – 13 febbraio 2025: imprese con oltre 50 dipendenti;
  • 15 giugno 2025 – 14 agosto 2025: imprese con 11-50 dipendenti;
  • 15 dicembre 2025 – 13 febbraio 2026: imprese con fino a 10 dipendenti.

IL RENTRI E IL SETTORE IMMOBILIARE: CI SONO IMPLICAZIONI?

Apparentemente il RENTRI potrebbe sembrare lontano dalle dinamiche del settore condominiale. Tuttavia, alcune situazioni coinvolgono direttamente o indirettamente condomini, amministratori e proprietari immobiliari.

1. Lavori straordinari e cantieri edili in condominio

In occasione di interventi come rifacimento facciate, impermeabilizzazioni, bonifiche o lavori di efficientamento energetico, vengono generati rifiuti speciali. Il soggetto obbligato alla tracciabilità è l’impresa appaltatrice, che dovrà iscriversi al RENTRI e gestire i rifiuti secondo la normativa vigente.

L’amministratore di condominio non ha obblighi diretti di iscrizione, ma deve vigilare che l’impresa sia in regola, richiedendo documentazione come:

  • Iscrizione al RENTRI;
  • Formulari identificativi dei rifiuti;
  • Registri digitali di carico e scarico.

Esempio pratico

Un condominio affida i lavori di rifacimento tetto a una ditta che rimuove vecchie guaine bituminose (rifiuti speciali). L’amministratore deve assicurarsi che i rifiuti vengano correttamente tracciati, per tutelare il condominio da eventuali responsabilità ambientali.

2. Immobili commerciali o industriali in locazione

Nel caso di immobili di proprietà destinati a usi produttivi, i conduttori (aziende o artigiani) che producono rifiuti speciali possono essere obbligati a iscriversi al RENTRI. I locatori non hanno obblighi diretti, ma dovrebbero inserire clausole contrattuali che impongano il rispetto della normativa da parte dei conduttori.

Esempio pratico

Una società immobiliare affitta un capannone a un’officina meccanica. La conduttrice è tenuta a iscriversi al RENTRI e a gestire correttamente i propri rifiuti. Il contratto di locazione dovrebbe prevedere che l’azienda dichiari di adempiere agli obblighi ambientali.

In definitiva, il RENTRI rappresenta un passo fondamentale verso una gestione più trasparente e sostenibile dei rifiuti in Italia. Per il settore immobiliare e condominiale, pur non essendo soggetti direttamente coinvolti, è fondamentale comprendere quando e come entra in gioco la tracciabilità elettronica dei rifiuti, soprattutto per evitare responsabilità indirette e tutelare correttamente gli interessi dei condomini e dei proprietari.

Come tutte le buone storie, anche questa vuole portarci verso un “vissero felici e contenti” in cui chi inquina viene finalmente tracciato, monitorato e responsabilizzato. Anche se, come sempre accade, qualche “strega cattiva” da smascherare ci sarà ancora. Ma questa è un’altra favola.

Leggi tutti gli articoli della sezione Ambiente e Rinnovabili

di Stefania Catella, CEO di SC Services & Consulting srls
s.catella@scsrls.com

Tags: Apertura

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