DOMANDA
Vivo in un condominio del centro storico di Roma, un fabbricato molto antico, privo di un regolamento di condominio. Ho provato più volte a chiedere al mio amministratore di farne uno e di inviarlo a tutti i condomini senza che questo signore mi abbia mai risposto. Cosa posso fare?
La mancata risposta da parte dell’amministratore del condominio è sempre spiacevole; bisogna rispondere sempre anche quando la risposta è ovvia o spinosa. Nel caso specifico debbo dire che in città come Roma è frequente, soprattutto nel centro storico, che si trovino condomìni privi di regolamenti condominiali. Il regolamento condominiale di norma viene predisposto dal costruttore e allegato a ogni atto di vendita unitamente alle varie tabelle millesimali, oppure viene approvato in assemblea nei casi, come quello decritto, in cui manca. La mancanza del regolamento di condominio in ogni caso non rappresenta un problema insormontabile o limitativo per i diritti dei condomini in quanto si deve obbligatoriamente rifare alle norme previste dal codice civile e a quelle delle disposizioni di attuazione dello stesso; può solo essere più stringente rispetto a quanto previsto dalle norme (ad eccezione dei diritti che regolano la proprietà personale) e regolare come gestire al meglio la proprietà comune. Solo l’assemblea condominiale può approvare un regolamento di condominio, l’amministratore, come qualsiasi altro soggetto, può proporre una bozza di regolamento condominiale, ma non ha alcun obbligo al riguardo. In questi casi in cui manca il regolamento e in cui l’amministratore non risponde, si può predisporre una bozza di regolamento e obbligare l’amministratore, utilizzando i mezzi messi a disposizione dal legislatore (art. 66 delle Disp. di Att. del C.C.), a indire un’apposita assemblea per la discuterne e eventualmente approvarlo.
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di Battista Praino Amministratore
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